Santa Croce del Sannio
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Cappella rurale di San Giovanni

Vista, prima del restauro, della cappella rurale di San Giovanni a Santa Croce del Sannio

Il culto di San Giovanni ha radici molto antiche. Infatti, nel catasto ordinato da Federico II nel 1239, nella descrizione del territorio di Santa Croce si parla di un “Colle di S. Giovanni”. Dal toponimo possiamo quindi dedurre che vi fosse già allora la Cappella campestre, tuttora esistente. Essa sorgeva lungo l’importante via mulattiera che, dalla Piana di Morcone si collegava con il Tratturo Pescasseroli–Candela.
Quando nel 1656 scoppiò la peste, la Cappella di S. Giovanni svolse un ruolo molto importante tanto che all’interno ancora oggi leggiamo la seguente epigrafe: “In tempore pestis 1656”. I santacrocesi si rivolsero a S. Giovanni per chiedere protezione, ed, infatti, in tale circostanza drammatica, per S. Croce si rivela un fatto singolare: l’aumento della popolazione.

Quando nel 1690 il Card. Orsini, Arcivescovo di Benevento, fece la sua prima visita pastorale a S. Croce trovò la Cappella di S. Giovanni in precarie condizioni, orinandone il restauro. Il 24 giugno 1710,  giorno della festività del Santo, la Capella, ormai restaurata fu consacrata dall’Orsini. Nel 1875 i santacrocesi fecero scolpire una statua lignea di S. Giovanni per portarla in processione.
La cappella è stata oggetto di due restauri nel corso dell'ultimo secolo, il primo nel 1942, durante lo svolgimento della 2ª guerra mondiale, l'ultimo nel 2013. La chiesa conserva ancora gli originali affreschi dell’abside.


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Tags: borgo caratteristico

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